“Anche se non posso allattare…” Queste parole sono dedicate ad un mamma che non può allattare il suo piccolo, ed in questi giorni sta vivendo un dramma. Ha appena partorito e probabilmente le sarà diagnosticata una malattia terribile.
“Anche se non posso allattare…” Queste parole sono dedicate ad un mamma che non può allattare il suo piccolo, ed in questi giorni sta vivendo un dramma. Ha appena partorito e probabilmente le sarà diagnosticata una malattia terribile.
Le ultime scoperte scientifiche hanno dimostrato come i primi 1000 giorni di vita siano preziosi per educare il bambino a gusti e sapori di cibi diversi.
“La dieta dei primi 1000 giorni” non è il solito manuale di regole, non è un libro per addetti ai lavori. Non è nemmeno un libro di nicchia riservato alle mamme in gravidanza o a chi ha figli piccoli.
Il latte della mamma, rappresenta l’alimento ideale e più completo per il bambino. L’allattamento materno, è raccomandabile sotto ogni punto di vista e senza riserve. L’allattamento al seno esclusivo è nel primo semestre di vita l’alimentazione ideale per il bambino. In seguito, pur variando la dieta del piccolo, ogni mamma potrà allattare il bambino almeno fino ad un anno e se lo desidera anche fino a tre anni.
Camminando un pomeriggio in una splendida piazza del centro di una grande città del Nord Italia, vedo un bimbo di circa tre anni, seduto in...
Continue readingUna conferma sul fatto che sia necessario controllare e ridurre l’assunzione degli zuccheri per i bambini obesi, (ed anche per i bambini normopeso), arriva dallo studio “Isocaloric fructose restriction and metabolic improvement in children with obesity and metabolic syndrome” pubblicato ad Ottobre del 2015 dalla rivista Obesity.
Il cosiddetto “ritorno del grasso” (in inglese “adiposity rebound”) sta ad indicare che i bambini, crescendo in modo discontinuo, presentano una massa grassa che dopo aver raggiunto un valore minimo in una determinata età, inizia a crescere fisiologicamente.
Il primo obiettivo di un pediatra è “prendersi cura dei bambini” ovvero aiutare i piccoli e le loro famiglie a modificare la qualità della vita, la percezione dell’ambiente ed avere un atteggiamento più consapevole e autonomo durante le malattie acute e croniche per farli crescere sani senza ammalarsi.
Il virus influenzale è presente da millenni nella popolazione umana: le prime epidemie sono state descritte dai Greci nel V secolo A.C. Fu il medico Ippocrate che la descrisse per la prima volta circa 2400 anni fa.
Negli Stati Uniti, l’inalazione di un corpo estraneo rappresenta la prima causa di morte per i bambini in età inferiore ad un anno, la quinta causa di morte nell’età da 1 a 9 anni e la sesta nell’età da 9 a 14 anni. In Italia ogni anno muoiono oltre 50 bambini per soffocamento.