Pare che negli Stati Uniti dopo il primo anno di età i genitori inizino a dare ai bambini cibo spazzatura, e in Italia?
Un articolo scritto recentemente da Victor Fulgoni che analizza i dati del National Health and Nutrition Examination Surveys (NHANES), ovvero Indagine Nazionale sulla Salute e Nutrizione, dal 2001 al 2012, per 4,406 con un’età compresa tra 1 e due anni, ci dice che è possibile, almeno negli Stati Uniti.
Nella mia esperienza di pediatra, i primi dodici mesi di vita del bambino sono meravigliosi dal punto di vista nutrizionale. I genitori interrogano molto spesso il pediatra e seguono le sue istruzioni minuziosamente e si apprestano a preparare la minestra per il loro bambino con un rigore ed un’attenzione degna di un farmacista quando prepara una ricetta medica. A volte mi capita, mentre consegno il foglio con le istruzioni e le ricette di cucina, di dover ricordare alla mamma ed al papà trepidanti, che in fondo devono solo preparare una semplice minestra. Inoltre, dopo le prime ricette specifiche ricordo loro che se in famiglia tutti mangiano gli stessi cibi, o meglio, se i genitori usano la stesse ricette dei figli (ovviamente adattate con sale ed olio per gli adulti), il gusto e ed il rapporto del bambino con il cibo sarà sicuramente migliore negli anni a venire.
Secondo Victor Fulgoni, anche negli Stati Uniti nel primo anno di vita l’accuratezza di preparazione dei piatti per i bambini è altissima. Tuttavia, si chiede perché milioni di americani abbiano una dieta ricca di acidi grassi saturi e di alimenti ricchissimi di zuccheri raffinati. Alimentazione che è una delle cause principali di tutte le malattie killer di questi anni: infarto, ipertensione, obesità, diabete e cancro.
In questo studio, Fulgoni ha chiesto ai partecipanti, scelti con complicate logiche statistiche, gli alimenti che i bambini consumavano in un giorno ed ha valutato poi, utilizzando come base 10 alimenti, come variavano dopo tre mesi le introduzioni di zucchero e sale aggiunti.
I risultati hanno dimostrato che le cattive abitudini iniziano molto presto, ed in particolare che queste sono condizionate dall’esempio dei genitori.
Dopo il primo anno di età si assiste ad un’iniziazione alla Dieta Americana (Western Diet). Si inizia a dare al bambino alimenti molto simili ai cibi spazzatura. Infatti, verso i 10 – 12 mesi, ai bambini statunitensi vengono dati biscotti, torte e snack salati. Dopo i 12 mesi la situazione peggiora ed iniziano a mangiare patatine fritte, bevande dolci, cibi confezionati e salati, carni rosse lavorate, merendine confezionate. Lo studio ha dimostrato la necessità di continuare con l’alimentazione sana dopo il primo anno di età, perché i bambini devono mangiare più verdura, più cereali integrali, aumentare l’assunzione di frutta e moderare le aggiunte di zucchero e sale. Non crediate che il sale sia solo quello che mettete voi nel piatto. Dovete stare attenti al sale nascosto nei cibi preparati dall’industria.
Questo delicato argomento, è stato trattato ampiamente nel mio ultimo libro scritto con Silvia Calvi “La dieta dei primi 1000 giorni” (Mondadori). Un libro scritto in modo semplice, ma con rigore scientifico in cui troverete un aiuto reale per dare una svolta in senso salutistico alla vostra alimentazione prima e poi quella di vostro figlio.