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Giocare o fare sport?

Non è mai troppo presto per impostare uno stile di vita che faccia del movimento una parte integrante e fondamentale della quotidianità.

Il bambino per sua natura è portato a giocare, correre, saltare: non sarà dunque difficile per voi genitori incoraggiarlo fin dalla primissima infanzia a fare movimento, semplicemente assecondando questo suo impulso istintivo. Ricordate che per i bambini piccoli non si parla di attività sportiva ma di attività ludica, ovvero di gioco.

Giocate con lui, create occasioni di incontro con altri bambini, portatelo spesso fuori casa: ai giardini, al parco, al mare. Non abbiate paura se, giocando, gli capiterà di cadere: lasciate che corra liberamente, limitandovi a garantirgli un minimo di sicurezza durante il gioco. Regalategli oggetti che lo impegnino in un’attività fisica (una palla, un triciclo…) piuttosto che giocattoli ‘sedentari’, e chiedete anche a parenti e amici di privilegiare questo genere di regali.

Se proprio non si può uscire…

Anche in casa si possono fare dei semplici giochi di movimento… senza distruggere l’appartamento! Certo, giocare in compagnia e all’aperto è più divertente, ma, se il clima non permette di uscire o se ci sono altri impedimenti di qualsiasi tipo, lo scopo di svagarsi e fare attività fisica si può raggiungere anche al chiuso. Per esempio, vostro figlio potrà usare una palla per sedersi sopra e rotolare. Oppure potete proporgli dei piccoli esercizi di resistenza, come stare sdraiato sul tappeto, con le braccia tese all’indietro, cercando di sollevare il bacino da terra. Per incentivarlo, fategli notare i progressi ottenuti, lodandolo ogni volta.

Quando sarà il momento di praticare uno sport

Solo quando sarà più grande, potrete avviare vostro figlio alla pratica di una vera e propria attività sportiva. Quando sarà il momento di scegliere, tenete presente che non esiste uno sport migliore di un altro: l’importante è che sia adatto al grado di maturazione fisica e intellettiva di vostro figlio, e soprattutto al suo carattere.

Fondamentale, poi, è che il bimbo lo pratichi volentieri. Può provare diverse tipologie di attività sportiva ma non aspettatevi mai che diventi un campione, lo sport è solo sinonimo di salute se viene svolto senza sforzo eccessivo  e con piacere.

L’attività sportiva dovrà essere sempre intesa come un momento di gioco, di divertimento e di salute, e quindi non dovrà mai essere fonte di stress psicologico, né dare condizionamenti fisici troppo spinti e inadeguati alle caratteristiche di vostro figlio, o provocare squilibri nelle sue abitudini alimentari. Assolutamente vietato, quindi, almeno fino ai 10 anni, spingerlo a impegnarsi in gare, che sono fonte di ansia e stress (quindi di malattie), né a intraprendere più di un’attività sportiva per volta. Per tutta l’infanzia e la preadolescenza, lo scopo principale dello sport dovrà essere quello di favorire lo sviluppo psicofisico del bambino, evitando che trascorra troppo tempo chiuso in casa, magari davanti al televisore o al computer .