Le sostanze naturali e chimiche che possono alterare le nostre ghiandole endocrine (ovvero quelle che producono gli ormoni) e quelle dei nostri figli producendo danni irreversibili, si chiamano interferenti endocrini.
Ne ho parlato a lungo nel libro che ho scritto “La dieta dei primi 1000 giorni” per dare le indicazioni necessarie per conoscere ed affrontare bene questo problema.
Dopo l’uscita del libro, a giugno del 2016, la Commissione Europea, ha presentato all’inizio dell’estate i nuovi criteri per identificare gli interferenti endocrini nei cibi e nell’ambiente e per definire la loro pericolosità.
Jean-Claude Juncker, il Presidente della Commissione europea ha dichiarato che “Gli interferenti endocrini possono produrre un grave impatto sulla salute e sull’ambiente e, anche se molte sostanze che li contengono sono già vietate in virtù della legislazione vigente sui pesticidi e sui biocidi, abbiamo il dovere di restare vigili..”
Queste sostanze possono causare malattie come il cancro, l’infertilità, il diabete, l’obesità, e disturbi neurologici e comportamentali.
Gli interferenti endocrini si trovano in tutti gli alimenti trattati con i pesticidi, sia di derivazione animale che vegetale, nei cosmetici o nelle materie plastiche. Regolamentare queste sostanze significherebbe toccare giri di affari di miliardi di euro.
La commissione Europea ha deciso ora che per definire una sostanza “interferente endocrino” bisogna dimostrare che questa sia pericolosa per l’uomo. Perché questo possa avvenire occorrono anni di studi e ricerche. Nel frattempo la sostanza continuerà a danneggiare le persone. È stato deciso di abbandonare “il principio di precauzione”, ovvero se c’è il rischio che una sostanza possa fare male, non deve essere usata. La Commissione invece ha scelto “la valutazione del rischio” ovvero una sostanza è pericolosa quando dopo che è stata immessa sul mercato, viene dimostrato che può far male alle persone. In pratica si immette una sostanza sul mercato, quando questa inizierà a far male alle persone ,e questo verrà dimostrato, si eliminerà.
Nessuno però ci spiega cosa potranno fare le persone che sono state danneggiate. Speriamo che l’esame di questa proposta nei vari paesi CEE prima ed al Parlamento poi consenta di modificare questa legge e renderla più utile per la tutela della salute dei consumatori, sia grandi che piccoli.