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Digiuno intermittente e malattie cardiovascolari

Analisi su oltre 20.000 adulti statunitensi che esamina l’effetto dell’alimentazione a tempo limitato, una forma di digiuno intermittente, sul rischio di morte per malattie cardiovascolari. L’alimentazione a tempo limitato prevede il consumo di cibo solo in un arco temporale ristretto durante la giornata, tipicamente in una finestra di 8 ore, seguita da un digiuno di 16 ore. Questo modello alimentare ha guadagnato popolarità come metodo per perdere peso e migliorare la salute cardio-metabolica, ma le sue implicazioni a lungo termine sulla salute erano finora poco chiare. Lo studio, presentato all’American Heart Association Epidemiology and Prevention|Lifestyle and Cardiometabolic Health Scientific Sessions 2024, offre nuove intuizioni sugli effetti potenzialmente dannosi di tale regime alimentare.

Punti salienti

  • Risultati dello studio: L’analisi ha rivelato che le persone che consumano cibo in meno di 8 ore al giorno presentano un rischio del 91% più elevato di morte per malattie cardiovascolari rispetto a coloro che mangiano in un intervallo più esteso di 12-16 ore.
  • Effetti sulle persone con condizioni preesistenti: Il rischio aumentato di morte cardiovascolare è stato osservato anche in individui affetti da malattie cardiache o cancro.
  • Specificità per malattie cardiovascolari: Tra i pazienti con malattie cardiovascolari, consumare cibo per un periodo di non meno di 8 ma meno di 10 ore al giorno era legato a un rischio del 66% più elevato di morte per malattie cardiache o ictus.
  • Impatto sulla mortalità generale: Seguire un piano di alimentazione a tempo limitato non ha mostrato di ridurre il rischio di morte per qualsiasi causa.
  • Durata dell’alimentazione e rischio di cancro: Una finestra di alimentazione di più di 16 ore al giorno era correlata a un minor rischio di mortalità per cancro tra le persone affette da tale malattia.

Lo studio è stato condotto da Victor Wenze Zhong, Ph.D., professore e presidente del dipartimento di epidemiologia e biostatistica presso la Shanghai Jiao Tong University School of Medicine. Mentre ricerche precedenti indicavano benefici dell’alimentazione a tempo limitato su vari indicatori di salute cardiometabolica, questi nuovi risultati suggeriscono la necessità di considerare con cautela gli effetti a lungo termine di tali diete, soprattutto per individui con preesistenti condizioni di salute.