to top

La mia esperienza su ExpoExpress

ExpoExpress è stata una importate iniziativa promossa da Mondadori, Expo 2015 e Trenitalia per scoprire, portare a conoscenza di tutti e discutere i valori dell’ esposizione universale Expo 2015 Nutrire il pianeta, Energia per la vita che fra poco inizierà a Milano. All’ interno del treno, partito da Venezia a fine Agosto e che ha terminato la sua corsa il 14 Dicembre a Reggio Calabria è stato possibile, nelle carrozze appositamente allestite, seguire numerosi eventi e conferenze riguardanti il cibo e la cultura alimentare oltre che naturalmente a capire meglio l’impatto che Expo 2015 avrà sullo sviluppo futuro, sia economico sia culturale, del nostro paese.

Io, come pediatra esperto in nutrizione, ho avuto la possibilità di partecipare a quasi tutte le tappe che si sono svolte (Venezia, Genova, Milano, Torino, Napoli, etc.) e ho avuto modo di esprimere il mio punto di vista durante gli incontri Family Railway dedicati ai genitori, dove ho parlato in collaborazione con le giornaliste di Donna Moderna Silvia Calvi e Barbara Rachetti, di alimentazione sana ed equilibrata per crescere i bambini in modo corretto.

L’ essenza di questo evento è stata per me la possibilità di diffondere delle linee guida sulla cultura alimentare a persone di varia estrazione culturale, con incontri vivaci e sempre stimolanti. Ho potuto spiegare la grande fortuna che abbiamo noi italiani, perché possiamo avere uno stile alimentare, il più possibile aderente alla Dieta Mediterranea (patrimonio immateriale dell’Umanità). Spero che questo messaggio venga rinforzato durante Expo2015.

Oltre a questo ho avuto anche modo di evidenziare un argomento che da sempre mi sta molto a cuore:
l’ alimentazione a Km 0, ovvero la valorizzazione delle ricette regionali, adatte a tutti, ma in particolare ai bambini,  intesa come tutela del patrimonio culturale del nostro Paese. Molto spesso, non ci rendiamo conto di quante occasioni perdiamo non solo dal punto di vista salutare, ma anche da quello economico, preferendo prodotti industriali o di importazione rispetto  a quelli fatti in casa con ingredienti che provengono dal territorio regionale. Questo è un errore in cui molto spesso cadono i genitori di molti bambini, forse per pigrizia e per abitudine poiché è certamente meno problematico e più facile dare ai propri figli cibi già pronti e frutto di lavorazioni industriali, soprattutto in pasti come la colazione e la merenda, invece di cucinare ricette tradizionali ed utilizzare cibi a Km 0. Continuando a fare questo infatti si incorre nel rischio di predisporre i bambini ad alcune malattie, anche gravi che potranno contrarre da adulti causate da un’ abitudine ad un’ alimentazione non sana.