Le ultime scoperte scientifiche hanno dimostrato come i primi 1000 giorni di vita siano preziosi per educare il bambino a gusti e sapori di cibi diversi.
In questi primi 1000 giorni nel cervello si forma una memoria di sapori, un vero e proprio archivio, che guiderà il bambino a mangiare sempre bene (o quasi), prevenendo così le possibile malattie metaboliche dell’adulto come il diabete e l’obesità.
In una giovane famiglia ancora prima della gravidanza si deve imparare a cucinare e a mangiare in prevalenza cibo sano vario e gustoso. Tutto quello che la mamma metterà nel piatto arriverà al bambino attraverso il liquido amniotico prima e il latte materno poi. Quando il bambino passerà da un’alimentazione esclusivamente a base di latte ad una sempre più ricca composta da sfumature di gusti differenti, ne avrà memoria perché li avrà già assaggiati, e farà le scelte giuste.
Vedere un bambino di pochi anni che mangia a colazione frutta ed a merenda finocchi o carote crudi può sembrare un miraggio. Eppure mi capita di vedere bambini bellissimi e sani che hanno queste abitudini ormai consolidate nella loro quotidianità. Mentre parlo con i genitori durante la visita questi aprono un contenitore ed offrono al bambino frutta tagliata a pezzi invece che il solito biscotto o merendina.
Questo semplice gesto è importantissimo. Infatti, le prime volte in cui si viene a contatto con un sapore si formano dei collegamenti tra i neuroni del cervello (vere e proprie impronte) che condizioneranno nel futuro il modo di mangiare. Al momento della nascita un bambino possiede lo stesso numero di neuroni che avrà da adulto. Questi neuroni sono connessi da milioni di sinapsi che si ridurranno progressivamente se non verranno utilizzate. Ecco perché è importante che il bambino riceva stimoli giusti riguardo al gusto in modo che si formino più connessioni nel suo cervello.
Le informazioni oggi disponibili sui primi 100o giorni sono numerose, ma spesso contraddittorie o addirittura faziose, vantando la superiorità di un regime alimentare rispetto ad un altro. In realtà non è così, la dieta sana per una famiglia in attesa o per chi ha dei figli più o meno piccoli è quella che prevede un’alimentazione varia ed un’attività fisica regolare. Lo stile di vita mediterraneo – bere molta acqua, mangiare frutta e verdura fresca, legumi, cereali integrali, olio Extra Vergine di Oliva di alta qualità, pesce azzurro, poca carne – è quello più adatto per la salute sia dei bambini sia dei genitori.
Il libro “La dieta dei primi 1000 giorni” che ho scritto con Silvia Calvi tratta con chiarezza e rigore scientifico questo delicato periodo di vita dei bambini. Non è un semplice manuale di regole e consigli per la mamma in attesa o con figli piccoli, ma è un compagno di viaggio che attraverso le esperienze quotidiane, aiuta i genitori aiuta a fare le scelte migliori per il benessere del proprio bambino.
Poiché i bambini imparano attraverso l’esempio e non la parola, questo libro stimola i genitori ad avere uno stile di vita sano.