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La Ginnastica del Neonato

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Lo sviluppo intellettivo di un neonato viene influenzato, soprattutto nei primissimi anni, anche dal movimento, dal gioco e dal contatto fisico: le sensazioni stimolano il movimento e viceversa. Non esiste però una vera e propria “ginnastica” del neonato, se per ginnastica intendiamo una ripetizione automatica di sequenze di movimenti più o meno passivi.

Non bisogna stimolare il bambino, ma solo garantirgli la possibilità di fare esperienze, compatibilmente con il suo grado di maturazione e le sue preferenze. Per esempio fargli provare posizioni diverse, utilizzare contemporaneamente una varietà di stimoli visivi, uditivi, tattili (oggetti di colore, consistenza e dimensioni diverse), serve perché gradualmente lo stimolo stesso diventerà l’obiettivo dell’attività motoria.

 

Genitori ed attività motoria del neonato e del lattante

In ogni età, anche in quella neonatale, è importante la dimensione di gioco nella quale si svolge l’attività fisica. I genitori, devono essere coinvolti dal punto di vista motorio, muovendosi insieme al bambino ad esempio sul lettone o sul tappeto di casa, ma anche fuori ai giardini o in spiaggia. Il rapporto che si creerà, assumerà gradualmente e progressivamente, un ruolo educativo ampio, sia a livello fisico sia mentale.
Gli adulti devono indirizzare i bambini verso attività che stimolano le attitudini individuali, le abilità creative, le capacità affettive. Per lo sviluppo fisico e muscolare ci sarà tempo quando il bambino crescerà e sarà più grande.
Dall’ età neonatale fino ad un anno l’atteggiamento è quello di lasciare il neonato libero di sperimentare movimenti e contatti con ciò che lo circonda.
I cambiamenti di posizione sono indispensabili per stimolare i riflessi posturali. Il contatto con i genitori darà ai bambini un senso di sicurezza e di tranquillità.
L’attività delle gambe e dei piedi è, nei primi mesi di vita, un’ attività di movimento in assenza di carico. Quando il bambino conquisterà la posizione eretta, ci sarà il carico del peso, ma questo verrà ampiamente compensato dalle sue acquisizioni spontanee.

Fondamentale diventa:

  • Inizialmente: stimolare le attività motorie riflesse (acustiche, visive, tattili, da posizione), far fare ginnastica passiva (dolcemente, quasi con le carezze) per gli arti superiori ed inferiori e per la colonna;
  • Successivamente: stimolare le attività spontanee, lasciare libertà nel movimento e nel gioco; consentire l’assunzione spontanea della stazione eretta e la deambulazione